lunedì 8 settembre 2008

Contatori di calore, quali regole per stabilire la quota in cifra fissa

Abbiamo installato i contatori di calore su ogni piastra, vorrei sapere come devono essere suddivise le spese in quegli appartamenti chiusi e con consumi uguale a zero, e come calcolare le dispersioni nelle tubature non coibentate tra i vari piani. Ci hanno consigliato di stabilire una quota fissa pari ad almeno il 30 % da dividere sui millesimi di superficie. Grazie (Giovanni m.)

L'indicazione della quota fissa è corretta. Infatti questa tiene conto delle spese generali di manutenzione e gestione della caldaia, che ci sono sempre anche a fronte di una riduzione dei consumi dei singoli, come pure delle eventuali dispersioni di calore. Ovviamente, proprio perché si tratta di spese di gestione, sono dovute anche da chi chiude i propri radiatori. Per determinare la quota potete affidarvi ad un tecnico, mettendo però anche in conto il costo della perizia, o decidere in assemblea. In ogni caso la Noma UNI10200 relativa ai contabilizzatori di calore prevede che le percentuali di spesa in cifra fissa debbano oscillare tra un minimo del 20% fino anche al 50%. Dato che si tratta di un intervento volto al risparmio energetico per la decisione in assemblea è sufficiente la maggioranza di 500 millesimi.